Niccolò Machiavelli

Niccolò MachiavelliNacque a Firenze il 3 maggio 1469, da una famiglia di nobili origini (i Machiavelli erano stati signori di Montespertoli trasferitisi a Firenze, sottomettendosi alla sua legge e dividendone le glorie), famiglia guelfa che dette alla città di Firenze ben tredici Gonfalonieri di giustizia e una cinquantina di Priori; la stirpe della madre originaria di Fucecchio era altresì di antica nobiltà e la famiglia dette a Firenze un Gonfaloniere e cinque priori. La madre rimasta vedova con Niccolò in giovane età, si risposò con Francesco di Nello che era giureconsulto e tesoriere della Marca.

Nel 1494 fu allievo di Marcello Virgilio Adriani; la sua educazione fu caratterizzata dalla presenza del latino, ma non del greco antico. Va poi considerato che lesse opere come il De rerum natura di Lucrezio, allora quasi "clandestine". Interessato alla politica già nella giovinezza, approfittò della costituzione della Repubblica di Firenze per cercare di partecipare alla vita politica della sua città.

Nel 1498, a 29 anni, fu eletto Segretario della Repubblica, un incarico che gli fornì l'occasione di viaggiare spesso. Nel 1500, infatti, fu inviato presso Luigi XII di Francia e, nel 1502, andò in legazione presso Cesare Borgia.

In questo periodo si batté per dotare la Repubblica Fiorentina di armi proprie. Dopo aver preso parte ad alcune ambascerie in Tirolo, a Monaco, in Francia e presso il conclave succeduto alla morte di papa Pio III, venne condannato ad un anno di confino: un effetto degli eventi che seguirono la decisione della Lega Santa di ripristinare la dinastia medicea a Firenze (Dieta di Modena, 1512). Fu questo uno dei suoi periodi più difficili, anche a causa del carcere e delle torture che un'accusa di tentata congiura antimedicea lo portò a subire.

Qui, tra le giornate rese lunghe dall'ozio forzato, comincia a scrivere il suo libro più famoso, Il Principe.

Nel frattempo il rapporto di Machiavelli con i Medici si rasserena, il cardinale Giulio De' Medici futuro papa Clemente VII gli commissiona la stesura della storia di Firenze che verrà pubblicata col titolo di Istorie fiorentine. Nel 1521 conosce personalmente a Carpi Francesco Guicciardini con cui stringe un'amicizia testimoniata da molte lettere. Dopo pochi anni torna a ricoprire alcuni incarichi per i Medici anche se di poca importanza. Quando nel 6 maggio 1527 avviene il sacco di Roma e la caduta del regime mediceo, Machiavelli decide di tornare a Firenze. Muore improvvisamente il 21 giugno 1527.

Le Opere

Drammaturgie minori

  • Andria, traduzione-rifacimento dell'Andria di Terenzio
  • Clizia, (1525)

Lettere

ante res perditas

post res perditas

Poesie Varie

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